Il nostro staff Le da il benvenuto nello spazio web dedicato a tutte le piccole e medie imprese italiane.

Sfrutti anche Lei la straordinaria ed unica iniziativa per la consulenza alle imprese e si affretti a ricevere completamente gratuitamente e senza alcun vincolo una nostra consulenza entro il 31/12/2009.

Scopo di questa imperdibile occasione è far partire il lavoro di un team di professionisti freelance, ognuno specializzato in una propria area, che in questo periodo particolarmente critico per l'economia, riusciranno a farvi vedere la vostra azienda con nuovi occhi e riusciranno a farvi arrivare a risultati fino ad oggi insperati.

I servizi offerti saranno i seguenti:

-Analisi di bilancio e determinazione di scoring per arrivare ai rating di Basilea 2
-Studio ed elaborazione personalizzata di business plan
-Sistemi di controllo di gestione con tecniche di budgeting ed analisi periodica dell'andamento gestionale
-Direzione esterna amministrativa e finanziaria
-Gestione delle attivita' su commessa ed impostazione sistema di controllo con esame degli scostamenti
-Pianificazione finanziaria con stretto controllo della liquidita' aziendale
-Monitoraggio continuo ed ottimizzazione dei rapporti banca e impresa con richiesta adeguata delle fonti di finanziamento
-Riorganizzazione settore Amministrativo e finanziario e impostazione strategia per aumento della produzione
-Formazione del personale
-Creazione di sistemi di controllo per contabilita' industriale (centri di costo ,commessa,responsabilita' ,prodotto)
-Studio e compilazione domande per Finanziamenti agevolati

Il lavoro è rivolto all'ottenimento di analisi chiare, soluzioni competitive e risultati veloci.

Modalità d'intervento:

Le modalità sono molto semplici: il nostro staff dopo un primo incontro conoscitivo procederà immediatamente alla elaborazione e allo studio dei dati aziendali per arrivare ad un'analisi e a una proposta d'azione entro pochi giorni.

Mandi subito una mail al seguente indirizzo: vebi.info@libero.it e attenda una nostra prima risposta

Nel frattempo segua il nostro blog...



mercoledì 17 giugno 2009

Berlusconi: più fondi garanzia alle Pmi

Si è tenuto questo weekend il convegno Giovani Imprenditori di Confindustria, durante il quale è intervenuto anche il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, annunciando che il Governo italiano intende incrementare i fondi di garanzia in favore delle piccole e medie imprese.

Ricordando i circa 200 milioni aggiunti al fondo nei giorni scorsi, il Premier ha dichiarato che gli aiuti alle Pmi verranno incrementati per sostenere le aziende con difficoltà ad accedere al credito bancario.
Dichiarazioni accolte con favore dalla presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, la quale ha tenuto a sottolineare che dall'inizio del 2009 ad oggi l'utilizzo del fondo da parte delle imprese è aumentato del 400%.
La leader degli industriali non si è inoltre lasciata sfuggire l'occasione per lanciare un nuovo appello al Governo: «i prossimi cento giorni sono decisivi, serve più concretezza e azioni mirate e forti, che permettano alle nostre imprese di avere una svolta» per non rischiare di perdere un pezzo del nostro sistema produttivo.
Berlusconi ha subito replicato dichiarando che dal primo di settembre a fine novembre il Governo assicura l'apertura di 19 importanti cantieri ed ha esortato gli imprenditori a rimboccarsi le maniche.
Tra gli interventi più urgenti richiesti dalla Marcegaglia vi sono il pagamento, almeno in parte, dei debiti della Pubblica Amministrazione ha nei confronti delle imprese ed un forte pressing al mondo del credito non lasci sole le aziende sane, rischiando così che queste muoiano.

mercoledì 10 giugno 2009

Pmi italiane, ancora immature sull'e-business

Svelati i risultati del Primo osservatorio italiano sull'e-business elaborato dall'istituto di ricerche Sinaptica per eBit Marketing and Retail Innovation: le Pmi italiane sembrano non cogliere ancora le opportunità offerte dagli strumenti di e-business, di cui hanno una conoscenza scarsa e frammentaria.
In particolare, i 120 Top Manager di aziende del Commercio e Servizi interpellati hanno confermato l'incapacità di sfruttare l'e-business per andare alla conquista di nuovi mercati, per individuare nuove modalità di dialogo con i propri consumatori o per ottimizzare gestione e costi connessi allo svolgimento delle attività.
Il 98% dei manager confonde ed identifica l'e-business con la semplice realizzazione di un sito aziendale, nonostante il 51% faccia ricorso ad attività di Web Marketing e il 59% alle Newsletter come mezzo di comunicazione sui propri prodotti e servizi.
Il CRM viene utilizzato nel 45% dei casi ma le Extranet solo dal 38% delle aziende per la gestione della propria base clienti.
Praticamente inutilizzati e-commerce e acquisti online, solo il 31% (27% nel caso di utilizzo di strumenti web 2.0, 16% per quelli mobili) e il 28% rispettivamente, e per un peso totale sugli acquisti pari al 7,6% e 7%.
I canali del commercio elettronico e del Customer Relationship Management restano comunque i più interessanti dal punto di vista degli investimenti, per i quali si prevedono percentuali di crescita previste rispettivamente del 56% e del 67%.
Ma perchè tanta riluttanza? In primo luogo (30%) per scarsa conoscenza degli strumenti, dovuta ad una mancanza di cultura tecnologica. Mancano poi adeguati interlocutori esterni , almeno secondo per il 14% degli intervistati.
Di positivo c'è che le imprese, nonostante siano ancora immature sul tema, iniziano a comprendere i vantaggi dell'e-business in termini di soddisfazione del cliente, di aumento del fatturato e di riduzione dei costi. Un processo non ancora in atto, però, per quanto concerne il ricorso al "business elettronico" come strumento per sviluppare nuovi prodotti o internazionalizzare le proprie attività.

martedì 9 giugno 2009

OpenCommercio: soluzione di e-commerce open source

Il commercio elettronico rappresenta uno degli elementi di spicco per le aziende che vogliano gestire la commercializzazione di articoli e servizi via Web e bisogna perciò riporre particolare attenzione nella fase di scelta degli strumenti hardware e software necessari ad implementare una soluzione che possa rivelarsi adeguata nel tempo.
OpenCommercio è una piattaforma completa di e-commerce sviluppata secondo la filosofia open source, basata sul linguaggio di scripting PHP e sul DBMS relazionale MySQL, con il vantaggio principale di ridurre i costi ai minimi termini. Il progetto si prefigge di raggiungere le finalità di semplicità d’installazione ed immediatezza d’uso, per definire così gli elementi primari di un negozio elettronico on-line senza particolari difficoltà.

La sezione di amministrazione è caratterizzata da un’interfaccia amichevole, che è stata congegnata per gestire con praticità le schede dei prodotti, le categorie di appartenenza, le informazioni sui produttori, il parco clienti, le recensioni e le statistiche sull’attività svolta. Il supporto di rete agevola la configurazione remota del pacchetto, potendo scindere il modulo di gestione da quello front-end per essere memorizzati su server diversi.
La sezione client mette a disposizione dei clienti registrati una cronologia degli ordini piazzati, potendo anche accettare connessioni temporanee senza richiesta di cookie. Tra le funzioni principali vi sono quelle per la ricerca per produttori o prodotti, per la generazione di elenchi dei prodotti più venduti, per la visualizzazione del numero di prodotti appartenenti a ciascuna categoria e per la la recensione di un determinato prodotto, con una procedura di check-out dettagliata con transazioni sicure via SSL.
Il web server sui cui gira l’applicativo può indifferentemente essere IIS o Apache e sono così utilizzabili i sistemi operativi Linux, Windows, Unix, BSD e Solaris. Le specifiche tecniche minime aggiuntive per l’installazione del pacchetto sono un database MySQL, PHP con supporto per MySQL stesso ed un browser per la relativa amministrazione.

Studi di settore, online i 206 modelli definitivi

Come preannunciato sono pronti i 206 modelli definitivi per la comunicazione dei dati rilevanti in relazione agli Studi di settore 2008.

Online anche le specifiche tecniche per la trasmissione telematica, tramite Entratel o Fisconline, dei dati stessi.
Con provvedimento ad hoc, l'Agenzia delle Entrate ha ufficializzato l'entrata in vigore dei 137 modelli relativi agli studi già in vigore prima del 2008 e i nuovi 69 modelli approvati con i decreti MEF del 23 dicembre 2008.
Tra le novità, l'introduzione del codice (5) specifico per i casi di attività cessata nel periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2008 e non riavviata entro sei mesi, e la conferma del prospetto "imprese multiattività”, per coloro che esercitano due o più attività di impresa.
Questo campo è stato introdotto per coloro che non rientrano nello stesso studio di settore, con ricavi derivanti dalle attività non prevalenti superiori al 30% del totale dichiarato (non più 20%).
Presenti anche le nuovi righe anti-crisi nel quadro X dove inserire le informazioni necessarie per l'applicazione dei correttivi approvati con il DM del 19 maggio scorso.
I modelli 2009 saranno obligatori anche per professionisti di istituti di bellezza (UG33U) e di studi e laboratori fotografici (UG74U), anche nel caso in cui l'attività prevelante nel periodo d'imposta 2008 sia stata di fotoreporter, manicure o pedicure.
Così sarà possibile ottenere le informazioni necessarie alla costruzione degli studi di settore su queste due attività, comunque soggette ai parametri. Inoltre in questo modo i contribuenti non saranno tenuti all'invio separato delle informazioni tramite un questionario dedicato.
I quadri dedicati ai dati contabili per imprese e professionisti (F e G) introdotti l'anno scorso sono stati confermati, mentre è stato eliminato il riferimento all'esenzione IVA per i regimi contabili speciali, in seguito all'introduzione del regime dei minimi con la Finanziaria 2008.

fonte: www.pmi.it

lunedì 8 giugno 2009

Basilea 2 e crisi del credito

Basilea 2, sostegno o deterrente per l'accesso al credito delle imprese in crisi? Il punto al convegno ABI "Gestione dei rischi, allocazione del capitale, disclosure dei mercati e relazione con le imprese" su Basilea 2 e crisi finanziaria, la due giorni romana che ha chiamato a raccolta autorità, esperti e decisori per capire in che direzione sta andando la gestione del rischio nel sistema Italia ed Europa.

Al centro del dibattito, la valutazione dei pro e contro dei requisiti minimi patrimoniali imposti per il rischio di credito e il rischio operativo e le ricadute nel complesso rapporto banca-impresa.
Il punto: meglio una normativa che tuteli primariamente la solidità delle banche o quella delle aziende?
Da un lato gli istituti di credito difendono la necessità di regole certe e requisiti inderogabili per evitare conseguenze fatali per le banche stesse. Dall'altra parte tuttavia, la sete di liquidità delle aziende rende questa tesi poco realistica e cieca dinanzi alle urgenze in atto.
Per il direttore ABI, Giuseppe Zarra non c'è al momento un sistema migliore, seppur ampiamente migliorabile. Nonostante la recessione, infatti, non è venuta meno l'erogazione di credito a Pmi e imprese in generale, con una priorità dettata proprio dagli effetti della normativa.
Tuttavia, la normativa europea (che regola l'adeguatezza patrimoniale delle banche ed entrata in vigore a gennaio 2008), per altri non tiene conto dello scenario attuale sconvolto dalla crisi.
Una valutazione parziale, secondo l'ABI, per la quale la prudenza è comunque necessaria ad evitare il credito facile. Tanto più che nel 2009 peggiorerà il rischio del credito riducendo le risorse, come ha evidenziato il direttore centrale per la Vigilanza di Bankitalia, Stefano Mieli.
Di certo rimane importante che il mercato risulti sempre più integrato e senza frontiere, ma senza dimenticare le peculiarità dello scenario economico locale: completare Basilea 2 vorrà dire trovare un compromesso tra stabilità del sistema bancario e garanzia di credito alle imprese, magari tramite una più scrupolosa gestione finanziaria delle attività di business.
A questo proposito, una "Guida sul Rating" a cura si ABI e associazioni di categoria delle imprese facenti parte dell'Osservatorio permanente sui rapporti banche-imprese fornirà presto un contributo al dibattito, spiegando nel dettaglio agli imprenditori i principi alla base dello strumento di valutazione del rischio creditizio.

Fonte: http://www.pmi.it/

giovedì 4 giugno 2009

Consumi: Confcommercio cauta

(ANSA) - ROMA, 4 GIU - ''Anche se la fase piu' acuta di crisi puo' ritenersi superata, non si vede un consolidamento del clima di fiducia e ripresa dei consumi''.Lo sottolinea la Confcommercio che, nell'Indicatore dei Consumi di aprile, evidenzia che si vedono i primi cenni di inversione di tendenza per l'abbigliamento. Ad aprile la dinamica della domanda delle famiglie, al netto delle componenti stagionali ed accidentali, appare ancora connotata da una ''perdurante incertezza del dato congiunturale in volume''.

mercoledì 3 giugno 2009

Mercato cinese aperto al vino italiano

In seguito alla continua e rapida crescita economica della Cina, al costante elevamento degli introiti e della capacità d'acquisto della sua popolazione, alla diversificazione delle esigenze culturali e al forte ribasso dei dazi doganali sull'importazione dei vini, il mercato vinicolo cinese attira sempre di più l'attenzione dei paesi esportatori di vino, tra cui l'Italia. Negli ultimi anni, l'esportazione di vino italiano ha continuato a crescere, portando l'Italia ai primi 3 posti tra i paesi da cui la Cina importa vino imbottigliato. Nel frattempo, tramite svariate misure il settore vinicolo italiano cerca anche di aumentare il prestigio del suo vino tra i consumatori cinesi e di elevarne la quota sul mercato cinese. Il 16 maggio è stato ufficialmente fondato l'ufficio di rappresentanza a Beijing dell'Italia Wine Association, IWA, a dimostrazione che il settore vinicolo italiano ha cominciato a valorizzare in modo innovativo il mercato vinicolo cinese, ricchissimo di potenzialità.
L'IWA è stata fondata il 15 dicembre 2008 col sostegno del governo italiano e dell'Ue, è composta dalle 9 cantine più importanti delle regioni produttrici italiane, e mira a promuovere a livello globale l'immagine del vino italiano e i prodotti collegati. Illustrando lo sfondo dell'ufficio di rappresentanza dell'IWA a Beijing, il presidente dell'IWA Marilena Barbera ha detto:
"Il consorzio (IWA) è stato costituito a dicembre dell'anno scorso, dopo una gestazione di circa un anno. Siamo arrivati alla conclusione che per affrontare il mercato cinese con i vini, occorre un approccio completamente diverso. Occorre avere un'immagine unitaria, occorre avere delle caratteristiche dei vini che possono soddisfare le aspettative dei consumatori cinesi, e occorre soprattutto avere delle forti partnership a livello locale per riuscire ad incontrare il gusto, la capacità di business e le aspettative sia dei clienti finali sia dei clienti intermediari. E' per questo nasce il consorzio, per riuscire a proporre un'immagine dei vini italiani che sia in linea con le aspettative e con le richieste del mercato cinese."
Nel 2005, la Cina è figurata per la prima volta tra i primi 10 mercati mondiali dei prodotti vinicoli, e negli ultimi anni il consumo di vino del paese ha registrato una crescita annuale del 20%. Su questo sfondo, molti grandi paesi esportatori come Francia, Italia ed Australia hanno dato prova di ottime performance sul mercato cinese, prestando una sempre maggiore attenzione allo sviluppo nel suo ambito. Marilena Barbera ha affermato che l'istituzione immediata in Cina dell'ufficio di rappresentanza dell'IWA dopo la sua fondazione dimostra l'alta attenzione e la forte fiducia dell'IWA stessa e del settore vinicolo italiano nelle enormi potenzialità del mercato cinese.

Di seguito alcuni link:

http://www.puntocina.com/cina/articoli/
http://www.xberebene.it/
http://www.lacinaevicina.it/

Opportunità di lavoro

Hai maturato una significativa espeienza nella consulenza aziendale o nel controllo di gestione all'interno di aziende modernamente strutturate? Ti piacerebbe offrire consulenza alle aziende? Cerchi una 2° occupazione? Manda un tuo CV aggiornato al seguente indirizzo mail: vebi.info@libero.it

Consulenza per le PMI

Le piccole e medie imprese hanno un carattere proprio che deve essere considerato, e non svalutato, e che caratterizza nello specifico il panorama italiano. Una consulenza pmi non è una consulenza qualsiasi, e deve tenere conto di tutte le peculiarità che queste presentano, a cominciare dalle limitate risorse a disposizione e dalla minore complessità.Molte volte le realtà delle pmi sono incentrate sulla figura dell'imprenditore, e dei familiari. Una consulenza pmi per realtà di questo tipo deve mirare a ottimizzare la gestione dell'impresa, in accordo con l'esperienza del cliente.
Una consulenza pmi mira innanzitutto a tenere sotto controllo la gestione finanziaria ed economica dell'azienda, attraverso business plan di media e lunga durata, una adeguata gestione di budget e costruendo un sistema di liquidità.
Chi effettua una consulenza di questo tipo cerca di contribuire a creare una struttura organizzativa adeguata, aiutare le realtà pmi a rafforzarsi, a far crescere l'impresa in termini di cultura aziendale, utilizzando al meglio gli strumeti che possiede.

martedì 2 giugno 2009

Europa, disoccupazione record

Sale al 9,2% disoccupazione in aprile nell'Eurozona, livello più alto dal 1999. Rispetto a marzo il numero dei disoccupati é aumentato di 556mila nella Ue e di 396mila nell'eurozona. Rispetto a aprile 2008 ci sono 4,653 milioni di disoccupati in più, tre milioni centomila in più nell'eurozona. Tra aprile 2008 e aprile 2009 la disoccupazione tra i maschi é aumentata dal 6,6% all'8,9% nell'eurozona e dal 6,3% all'8,6% nella Ue; la disoccupazione femminile é passata dall'8,2% al 9,4% e da 7,3% a 8,5%. Tasso di disoccupazione tra i giovani sotto i 25 anni 18,5% e 18,7%; nell'aprile 2008 era al 14,7% nelle due zone. Nell'aprile 2009 il tasso di disoccupazione negli Usa era all'8,9% e in Giappone al 4,9%. Non sono disponibili i dati italiani (nel quarto trimestre 2008 disoccupazione al 6,9%).